Legge di stabilità. Taglio delle detrazioni sempre più vicino

ROMA. «Il 31 gennaio è alle porte e il taglio lineare delle detrazioni appare ormai imminente. L’intervento di tutela e di equità nei confronti delle persone con disabilità e non autosufficienti, approvato dal Parlamento, ci sembra ogni giorno più improbabile ed aleatorio. A pagare saranno ancora una volta i nuclei familiari più esposti e impoveriti dalle spese sanitarie e di assistenza, sostenute in proprio per fronteggiare le esigenze vitali derivanti dalla disabilità»: così Pietro Barbieri, Presidente della FISH commenta l’imminente taglio lineare delle detrazioni previsto dalla legge di stabilità.

Nel giro di poche settimane questa scelta genererà esiti pesanti per milioni di persone con disabilità e non autosufficienti e le loro famiglie. La legge di stabilità, infatti, prevede una riduzione delle detrazioni previste dall’articolo 15 del Testo Unico delle Imposte sui redditi (DPR 917/1986), ovvero delle spese che il contribuente può detrarre (al 19% della spesa sostenuta) nella dichiarazione dei redditi: i mutui per l’acquisto dell’abitazione, le spese sanitarie, le spese per l’acquisto di ausili o veicoli adattati al trasporto di persone con disabilità, le spese di interpretariato per sordi o per l’acquisto di cani guida per ciechi, le spese veterinarie, le spese funebri, le erogazioni liberali (es. donazioni) e altro.

Queste detrazioni, stando alla legge di stabilità, devono essere “razionalizzate”, fino ad assicurare maggiori entrate pari a 488,4 milioni di euro per l’anno 2014, che diventeranno 772,8 milioni di euro per il 2015 e 564,7 milioni di euro a decorrere dall’anno 2016. “Razionalizzare” però significa diminuirne la percentuale detraibile oppure dare la detrazione solo a chi sta sotto certi limiti di reddito oppure eliminare alcune spese detraibili oppure un mix di tutti questi interventi.

La legge di stabilità indica espressamente che questo intervento di razionalizzazione deve essere effettuato «tenendo conto dell’esigenza di tutelare i soggetti invalidi, disabili o non autosufficienti», ma questo intervento normativo, molto impegnativo sotto il profilo tecnico, deve essere definito entro il 31 gennaio 2014. Se il termine non viene rispettato scatta la clausola di salvaguardia: la detrazione, attualmente fissata al 19% della spesa sostenuta, sarà ridotta in modo lineare «al 18% per il periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2013 (ovvero già dalla prossima denuncia dei redditi) e al 17% a decorrere dal periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2014».

Di fronte a questo ennesimo atto lesivo per le persone con disabilità e per le loro famiglie, la FISH chiede il rispetto di quanto già stabilito dal Parlamento ed un impegno politico immediato per scongiurare questo rischio ormai molto concreto.

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