Agricoltura sociale, esperti e istituzioni a confronto in Sala dei Grandi

AREZZO. L'agricoltura sociale è stato l'argomento al centro del dibattito che si è sviluppato ieri nel corso del seminario che si è tenuto nella Sala dei Grandi del Palazzo della Provincia. Appuntamento organizzato a seguito degli esiti del Bando sull'Agricoltura Sociale della Regione Toscana dal quale risultano approvate, ad Arezzo, 30 domande per un totale di 69 inserimenti di persone disabili o svantaggiate e un contributo già stanziato complessivo di 377.670,00 euro.

L'incontro, organizzato dalla Provincia di Arezzo con il coordinamento operativo del Centro per l'Innovazione della Pubblica Amministrazione (Cinpa), ha visto il coinvolgimento delle Organizzazioni Professionali Agricole e del Consorzio delle Cooperative Sociali aretine con tutti gli imprenditori agricoli, le cooperative sociali di tipo B, gli Enti e le Associazioni che svolgono assistenza a persone svantaggiate. Soggetti, appunto, che hanno partecipato al bando della Regione Toscana "Agricoltura sociale", che per la prima volta in Italia mette a disposizione contributi a fondo perduto per favorire l'esperienza in attività rurali di persone con disabilità. "Questo incontro è stato un'occasione importante per sviluppare e approfondire, con un approccio operativo e partecipato, gli elementi di base dell'agricoltura sociale - ha commentato l'Assessore all'Agricoltura della Provincia, Andrea Cutini, ? e partire con il piede giusto nel settore della multifunzionalità agricola in maniera tale da rafforzare e sviluppare quei percorsi terapeutici, riabilitativi e di reintegrazione già avviati nel nostro territorio". Obiettivo della mattinata è stato anche quello di strutturare una rete di confronto, di co-elaborazione e di sviluppo della collaborazione tra tutti gli attori di riferimento per il nostro territorio, capace di coniugare l'attività agricola con l'inserimento e l'autonomia delle persone con disabilità. Tra gli altri, sono intervenuti, Sauro Testi, Sindaco di Bucine e Presidente della Conferenza dei Sindaci del Valdarno che, presentando la propria esperienza, ha ribadito come l'agricoltura sociale sia ancora un settore strategico su cui poter investire e mettersi in gioco. Il responsabile Ufficio Epaca Coldiretti, Daniele Vigni, ha poi sottolineato "l'importanza socio?terapeutica del progetto", sostenuta anche dal Dott. Borghesi, responsabile Ufficio di Salute Mentale della Asl 8 di Cortona. "L'agricoltura sociale ? hanno sottolineato i direttori delle organizzazioni professionali agricole aretine e il rappresentante del Consorzio delle Cooperative Sociali della Provincia di Arezzo ? può essere uno strumento imprenditoriale in grado di dare risposte al disagio sociale attuale". Davvero significativo l'interesse e la disponibilità al dialogo preventivo quello manifestato chiaramente da parte della direzione di INPS, INAIL e della Direzione Provinciale del Lavoro, confronto necessario per impostare correttamente un'attività innovativa come questa. "L'agricoltura sociale è uno stimolo per le famiglie con soggetti svantaggiati, ha concluso Simone Tarducci, Dirigente della Regione Toscana e promotore del bando sull'agricoltura sociale - crea relazioni tra le imprese agricole e il mondo dell'inserimento del disagio sociale in esperienze attive che costituiscono la base migliore per attività assistenziali e terapeutiche".

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