"The special need", il film on the road che rompe il tabu'su sesso e disabilita'

Il documentario, che ha ottenuto diversi riconoscimenti in Europa, racconta il viaggio di Enea, ragazzo autistico che decide di fare finalmente l'amore. Nelle sale dal 2 aprile, Giornata mondiale dell'autismo. Anteprima stasera al Visionario di Udine.

ROMA. E’ un film che apre discussioni sull’assistente sessuale per le persone disabili, una figura professionale presente in alcuni paesi europei e in grado di aiutarle a riprendere il controllo sul proprio corpo e sulla propria vita in un ambiente protetto. E’anche un film sull’amicizia e sulla caduta dei pregiudizi. “The special need” – nelle sale dal 2 aprile - del giovane regista Carlo Zoratti racconta il viaggio oltralpe di tre amici. Un documentario “on the road”, in cui Carlo e Alex decidono di aiutare Enea a rispondere a una necessità, una necessità speciale: fare (finalmente) l’amore.

Un tema affrontato con grande delicatezza, ma allo stesso tempo senza inutili giri di parole, che denuncia anche la situazione legislativa italiana e mettendola a confronto con quella austriaca.

Enea Gabino ha poco più di trent’anni e il suo sogno è impigliato nella rete dell’autismo. Enea è un “autistico ad alto funzionamento” come qualcuno lo ha definito: lavora nella fabbrica di famiglia, usa il cellulare, va in bicicletta e ha un senso dell’orientamento da fare concorrenza a un gps. Il suo “special need” richiede una manutenzione delicatissima, allegria e dolcezza: proprio gli elementi che Carlo e Alex mettono in campo per aiutarlo e che condiscono tutto il film, applauditissimo al Festival di Locarno (unico italiano nella sezione Cineasti del presente) e vincitore per 4 volte nel 2013 nelle rassegne Trieste Film Festival, ZagrebDox, SXSW Film Festival e Dok Leipzig. La giuria di quest’ultimo così si è espressa: “Era da tanto tempo che un documentario non raccontava la tragedia e la commedia della vita con tutta questa empatia”. Potente indagine sentimentale, “The special need” racconta la normalità della diversità senza mai salire in cattedra e senza mai perdere di vista la leggerezza della narrazione.

L'idea del film nasce 4 anni fa quando Carlo Zoratti, che oltre a firmare la regia è anche co-protagonista del film in cui interpreta se stesso, ritrova per caso Enea a una fermata dell'autobus. Lo aveva conosciuto 15 anni prima facendo volontariato, come ha ricordato anche ieri sera a “Che tempo che fa” da Fabio Fazio intervenendo alla trasmissione insieme ad Enea. Questo incontro casuale, da adulti (Carlo ed Enea sono coetanei, classe 1982) sgretola completamente l'immagine del ragazzino autistico conosciuto anni addietro: Enea ormai è un uomo. E la domanda a Carlo sorge spontanea: come si rapporterà riguardo alle pulsioni, ai bisogni e ai desideri di un adulto? La “favola moderna di Enea” (come la definisce Carla Meneghin, la terapista che si occupa di Enea Gabino da quando aveva 16 mesi) apre un nuovo sguardo su un problema molto urgente delle persone disabili e delle famiglie. Non si tratta di un’opera didattica e didascalica: Carlo Zoratti ha deciso ha scelto di puntare lo zoom sull’Enea adulto, tagliando fuori il resto: biografia, episodi-chiave, traiettorie mediche. Ecco perché l’immagine di Enea, sebbene dolorosamente autentica, rischia di confondere gli sguardi “esterni”: per 84 minuti ci si confronta con un giovane uomo spiritoso e vivace. “L’Enea del film – come spiega Carla Meneghin – è l'esito di una pazientissima relazione, terapeutica e affettiva, con me e con i suoi splendidi genitori. Un processo che non avrà mai fine, anche se i risultati non smettono mai di sorprenderci”.

La realizzazione del film conta su diversi soggetti: i produttori Videomante e Detailfilm con Zdf, il distributore Tucker Film, il Fondo per l’Audiovisivo del Friuli Venezia Giulia, Rai 3 e il sostegno della Fondazione Oltre il labirinto onlus, nata nel 2009 a Treviso con la vision di “una società dove tutti i soggetti con autismo siano tutelati, salvaguardati e messi in grado di avere una dignità di esistenza”.

“The special need” esce nelle sale italiane il 2 aprile, in concomitanza con la Giornata mondiale dell’autismo. Tante le proiezioni in programma (qui un elenco), e la possibilità di organizzarne altre contattando i promotori. Intanto è fissata per stasera, 31 marzo, al Visionario di Udine (città natale del regista Zoratti), l’anteprima friulana, con la presenza di regista e protagonista. (ep)


 

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