La disabilità invisibile di Einstein e Newton

Oggi, 18 febbraio 2014, è la Giornata Mondiale della Sindrome di Asperger. Celebrata in coincidenza con l’anniversario della nascita dello psichiatra e pediatra austriaco Hans Asperger. Che per primo identificò questo disturbo pervasivo dello sviluppo, considerato una forma dello spettro autistico “ad alto funzionamento”. Una caratteristica che accomunava geni come Isaac Newton o Albert Einstein. Nonché sportivi del calibro di Lionel Messi. Fatto che spiegherebbe la qualità superiore alla media del fuoriclasse sudamericano.

E sì, perché se è vero che le persone con questa sindrome hanno difficoltà nelle relazioni sociali – con carenze nelle interazioni e un’incomprensione di fronte a codici, norme e compiti non impliciti – è anche vero che hanno spesso un’intelligenza sopra la media. Che può sfociare nella genialità, diventando dei veri esperti nella loro area di interesse. Amano la routine, i numeri. Dipinti come molto meticolosi, perfezionisti, appassionati e dotati di una memoria impressionante.

Non a caso, grazie a queste peculiarità alcune aziende iniziano a capire che queste persone possono essere un aiuto prezioso. In Danimarca una società li impiega come consulenti. Per la loro attenzione al dettaglio e la capacità di identificare errori minimi e dannosi per le imprese. Altre società hanno recentemente annunciato la volontà di incrementare il proprio organico con impiegati Asperger. A motivo della loro specifica capacità di concentrarsi. Decisioni – che arrivano da ditte private – che confermano come assumere disabili intellettivi possa risultare vantaggioso per loro, sia in termini sociali che economici.

Una disabilità che per le sue caratteristiche è anche definita “invisibile”. In quanto molti dei suoi sintomi sono spesso sconosciuti e difficili da decifrare ai più. Dal punto di vista umano gli Asperger sono anche persone estremamente oneste, fedeli ed affidabili, con un forte senso di giustizia, completamente sprovviste di malizia e incapaci di secondi fini. In proposito, per meglio comprendere le persone con questa sindrome, è consigliabile vedere il film Adam. Un video disponibile su Youtube estrae alcune clip di questa pellicola del 2009. Riuscendo a rendere la sindrome meglio comprensibile a chi non la conosce.

In questa giornata internazionalmente dedicata a loro, dunque, vale forse la pena di investire un po’ di tempo per saperne di più questa sindrome. In modo che chiunque possa comprendere queste persone, supportandole verso una sempre maggiore integrazione sociale.

di Ivano Abbadessa 

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