I genitori del bambino autistico...

MUGNANO (NA). I genitori del bambino autistico ieri hanno accompagnato in classe il piccolo, ma poi sono andati via da un ingresso secondario, visibilmente scossi dal clamore della vicenda. Non si sono invece visti gli altri genitori. Altre mamme invece hanno solidarizzato con la famiglia e annunciato manifestazioni per il piccolo «ingiustamente discriminato». Qualcuno ieri all’esterno della scuola Sequino ha gridato: «Vergogna». Ma intanto, sta assumendo anche i contorni del caso politico la vicenda della scuola elementare «Sequino», dove un gruppo di genitori ha deciso di trasferire i propri figli in altri istituti della città per evitare di tenerli nella stessa classe di un bimbo autistico, assistito però per 22 ore settimanali da un insegnante. Un allontanamento che era stato anticipato dalla richieste di trasferimento dei bambini in altre sezioni della scuola di via Roma, perorate da «persone molto influenti in città». Un'accusa mossa da Maria Loreta Chieffo, la dirigente che ha poi sollevato il caso. Tra i coinvolti figura anche il consigliere comunale Renato Verrazzo, eletto nella civica «Porcelli sindaco», con un passato nelle fila di Rifondazione, a cui tutto il mondo politico di Mugnano chiede ora di rassegnare le proprie dimissioni. Del caso ieri a Roma, durante la festa per l’apertura dell’anno scolastico al Quirinale in presenza del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, hanno di nuovo parlato il ministro Maria Chiara Carrozza e il direttore scolastico regionale Diego Bouché. Il ministro avrebbe espresso apprezzamento per l’operato della direttrice della scuola Sequino. «Dimettermi? E perché dovrei? - spiega il diretto interessato -. Non ho minacciato nessuno e non ho fatto pressioni alla preside. Mi sono recato in quell'istituto poiché allertato da un mamma alla quale era stato negato il nulla osta per il trasferimento del proprio bambino in un'altra classe e per motivi che non ritengo siano legati alla presenza del disabile». Una ricostruzione che viene confutata dalla direttrice dell'istituto scolastico di via Roma. «Le pressioni ci sono state - ribatte la dirigente - Non è affatto vero che abbia in un primo momento acconsentito al trasferimento in altre sezioni». Ma a tenere banco in queste ore non è solo il coinvolgimento del consigliere Verrazzo, ma anche quello di altre due figure istituzionali, tra cui un collaboratore del sindaco. Persone che non avrebbero però esercitato pressioni nei confronti della direttrice. La linea dell'amministrazione comunale è netta: «Se c'è qualcuno che ha sbagliato, pagherà - taglia corto il sindaco Porcelli - Sarebbe il caso però di avviare un dibattito sulle nostre scuole, sulle cose da fare: non basta ergersi a moralisti». I riflettori, anche a livello nazionale, restano accesi. «È una vicenda da stigmatizzare in modo assoluto - ha detto ieri il ministro della Sanità, Beatrice Lorenzin -. I bambini autistici hanno bisogno di essere inseriti in classe, molto si può fare per loro e molto si sta facendo dal punto di vista della ricerca per individuare le cause, ma gesti come accaduti a Mugnano sono sbagliati». Sull'episodio torna anche il direttore dell'ufficio scolastico regionale Diego Bouché: «Ho esaminato la relazione che mi ha inviato la direttrice e no ho girato copia al ministro dell'Istruzione. La preside è stata brava a non dare spazio alle richieste avanzate da alcuni genitori». Ore di sostegno insufficiente? «Alla Sequino si erano già attrezzati con 22 ore settimanali da assegnare al bambino disabile. La classe era composta da 19 bambini, non credo vi sarebbero state ripercussioni sull'apprendimento degli altri alunni. Quanto al resto, è prassi valutare caso per caso». Ma polemiche politiche a parte, la città di Mugnano si è subito stretta attorno alla famiglia del bambino autistico, ieri accompagnato in classe dalla mamma, da giorni chiusa nel suo silenzio. Erano in tanti ieri a manifestarle solidarietà all'ingresso della scuola. «Queste persone non rappresentano la nostra comunità, dovrebbero solo vergognarsi», dicono le mamme presenti all'esterno del scuola. In tanti si stanno attivando per una manifestazione che dovrebbe svolgersi domenica.

di Ferdinando Bocchetti

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