Sostegno scolastico, vince la mobilitazione. A Roma 1.000 docenti in pił

I ricorsi legali collettivi e le pressioni sul ministero dell'Istruzione "hanno piegato l'Ufficio scolastico regionale del Lazio". Il prossimo anno quasi 4 mila docenti di sostegno nelle scuole primarie: lo scorso anno non arrivavano a 3 mila

ROMA. Quasi 1.000 insegnanti di sostegno in più si presenteranno a settembre in classe nelle scuole primarie di Roma e provincia: lo ha stabilito l'Ufficio X di Roma (ex Provveditorato), che ieri ha ufficializzato, con la nota n. 11172, la determinazione dell'organico di fatto della scuola primaria e dell'infanzia. Se infatti lo scorso anno i docenti di sostegno in servizio nella scuola primaria della provincia erano 2.936, quest'anno ne arriveranno 3.983. "Una vittoria storica", per Domenico Montuori, assistente amministrativo presso l'IC "via Maffi", uno degli animatori della protesta portata avanti con costanza dal Coordinamento negli ultimi due anni, per rivendicare il rispetto del diritto all'istruzione dei ragazzi con disabilità. "I ricorsi legali e le mobilitazioni del coordinamento - precisa Montuori - hanno costretto l'Ufficio scolastico regionale e l'Ufficio X di Roma ad applicare la normativa e a rispettare le sentenze della Corte Costituzionale e in particolare la n.80 del 22/02/2010". Sentenza, quest'ultima, che ha chiarito in maniera definitiva che "il diritto all'istruzione, all'educazione e all'integrazione scolastica della persona portatrice di handicap è un diritto pieno, non suscettibile di affievolimento neanche a fronte di carenze di organico ovvero di stringenti esigenze di bilancio, costituendo tali diritti un nucleo indefettibile di garanzie per gli interessati".

Il coordinamento, con le famiglie e gli operatori scolastici che ne fanno parte, ha denunciato con forza il mancato riconoscimento, da parte del ministero dell'Istruzione, "di un numero adeguato delle ore di sostegno, secondo la diagnosi funzionale e la certificazione 104/92, al fine di garantire il diritto all'istruzione per gli alunni disabili, nonostante le continue promesse di una soluzione amministrativa. Oltretutto - aggiunge Montuori - i ricorsi persi dal ministero dell'Istruzione costano tantissimo all'erario e la Corte dei Conti dovrebbe chiedere conto e ragione di queste spese allo stesso ministero". Ora, pare che la protesta faccia finalmente raccogliere i suoi frutti: "La pratica dei ricorsi legali collettivi ha imposto all'amministrazione di provvedere al diritto ad un'istruzione di qualità per gli alunni disabili - spiega ancora Montuori - assegnando le ore di sostegno necessarie. E questo in tutti gli ordini di scuola, dalla materna alle superiori".

Precisamente, "è stato riconosciuto il rapporto 1 a 1, previsto dalla legge, a tutti gli alunni in possesso della certificazione L.104 art. 3 comma 3 (handicap grave) e a quelli sensoriali (udito e vista). Per tutti gli altri alunni con disabilità non grave, il rapporto è di circa 1 a 2. "Le deroghe sono nominali - spiega Montuori: infatti ieri le scuole di Roma e Provincia hanno ritirato presso l'Ufficio Scolastico Regionale una nota riservata con i nomi degli alunni che hanno diritto al rapporto 1 a 1. Nel dettaglio, i 3.983 posti di sostegno sono suddivisi come segue: 146 posti per gli alunni minorati della vista, 218 posti per gli alunni minorati dell'udito, 3.619 posti per gli alunni cosiddetti ‘minorati psicofisici'. "Un'altra ricaduta positiva di questa vittoria - conclude Montuori - è l'aver prodotto 1.047 nuovi posti di lavoro per i docenti precari della scuola primaria".

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