Più spazio all'inclusione scolastica

ROMA. Nella valutazione delle scuole l'inclusione degli studenti con disabilità. Questo uno degli impegni sul tavolo del nuovo ministro dell'istruzione Mariachiara Carrozza. A richiedere con urgenza una riunione dell'Osservatorio dell'inclusione scolastica su questo tema due associazioni Fish e Fand, affinché nei prossimi decreti applicativi del nuovo regolamento sul sistema nazionale di valutazione (Snv) si «garantisca una valutazione della efficacia ed efficienza dell'inclusione scolastica quale componente ineliminabile del Snv», spiegano i presidenti Pietro Barbieri della Fish e Giovanni Pagano della Fand. Indicatori strutturali, di processo e di esito relativi a queste tematiche, che l'Invalsi dovrà definire, sono «fondamentali - spiega Salvatore Nocera, vicepresidente della Fish - per individuare, in sede di autovalutazione e valutazione sterna, quali sono le scuole che necessitano di correggere le loro didattiche per migliorarne i risultati anche a favore degli alunni con disabilità; e quali realizzano inclusione di qualità, così da segnalarle come esempi di eccellenza in una logica di emulazione». Una comunità scolastica accogliente e inclusiva è anche il risultato dell'azione dei dirigenti scolastici. Di qui la necessità che l'Invalsi individui indicatori anche nella valutazione dei presidi. Così come l'inclusione scolastica dovrà avere spazio anche nei programmi di formazione e nelle prove selettive degli esperti e degli ispettori dei nuclei per la valutazione esterna. Non meno importante, poi, il ruolo dell'Indire nel supportare le scuole nei piani di miglioramento dell'offerta formativa e dei risultati degli apprendimenti degli studenti, ma anche nel sostenere i processi di innovazione centrati sulle nuove tecnologie con un particolare riguardo agli aspetti legati all'integrazione scolastica. Se Fish e Fand ricordano alcune proposte di indicatori di qualità come base di partenza per l'Invalsi, la Fish rilancia una propria griglia secondo tre livelli: minimale, intermedio, ottimale. Così, la formazione delle classi migliore prevede un solo alunno disabile su un totale di 20 o meno studenti. L'insegnate di sostegno eccellente è specializzato, è anche a tempo indeterminato e ha frequentato corsi di alta qualificazione. Mentre il livello minimale di qualità della formazione dei docenti curricolari in classi con studenti disabili comprende la frequenza di almeno un corso di aggiornamento sulla loro integrazione. Una formazione in servizio di qualità prevede che tutti gli insegnati collaborino a progetti con un centro di documentazione, risorse e consulenza del territorio o con l'università o con l'Irre o con un centro specializzato sulla pedagogia e le didattiche speciali. Al progetto d'accoglienza dell'alunno, poi, collabora tutto il personale scolastico. La valutazione degli apprendimenti l'effettuano tutti i docenti curriculari e, separatamente, anche l'insegnante di sostegno, considera i rapporti stabili fuori della scuola dell'alunno con almeno un compagno. Necessaria una valutazione anche da parte del collegio dei docenti o del consiglio comunale.

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