Chi applicherą il Programma d'Azione sulla disabilitą?

Ma chi applicherà concretamente il Programma d’Azione biennale per la promozione dei diritti e l’integrazione delle persone con disabilità, approvato il 12 febbraio - come avevamo riferito nelle scorse settimane – dall’Osservatorio Nazionale sulla Condizione delle Persone con Disabilità, istituito dalla Legge 18/09 di ratifica della Convenzione ONU?
A chiederselo, in una nota, è la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), sottolineando, come dichiara Pietro Barbieri, presidente della stessa, «la particolare importanza di quell’atto, per le persone con disabilità e le loro famiglie, un documento attorno al quale vi è stato realmente un confronto “storico” fra diverse esperienze, professionalità, associazioni ed enti».

È quindi lo stesso Barbieri a lanciare un appello al prossimo Governo, chiedendo che «quel lavoro non vada assolutamente disperso e rappresenti anzi la dorsale delle future politiche sociali per le persone con disabilità e per la loro inclusione». Infatti, conclude il Presidente della FISH, «senza un’assunzione di impegni e di concretezze, quello della disabilità rischia di restare un tema secondario e residuale nell’agenda politica futura».
In tal senso, quindi, non appena la situazione politica e istituzionale avrà assunto contorni maggiormente definiti, la Federazione intende presentare come istanza prioritaria proprio l’attuazione del Programma d’Azione.

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