Autismo: diagnosi precoce e trattamento full immersion migliore...

Ospedale Bambino Gesù del 09-02-2012

Autismo: diagnosi precoce e trattamento full immersion migliore...

Autismo: diagnosi precoce e trattamento full immersion
migliore risposta alla solitudine delle famiglie. Al Centro “Una breccia nel muro” presi in carico oltre cento bambini con i loro genitori da tutta Italia

ROMA. A conferma della preoccupante situazione emersa dallo studio del CENSIS sulle disabilità, con particolare riferimento all’autismo, l’esperienza condotta dall’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù nel Centro “Una breccia nel muro”, testimonia come la diagnosi precoce e l’approccio full immersion che coinvolge e impegna i genitori sia la strada più efficace per non lasciare le famiglie sole con il dramma di un figlio autistico.

La diagnosi precoce, effettuata presso l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù trova una risposta immediata di presa in carico del bambino e della famiglia presso il Centro “Una breccia nel muro”, destinato al trattamento dell’autismo per bambini dai 18 mesi ai 6 anni.

All’interno del Centro “Una breccia nel muro”, viene implementato un trattamento di tipo neo-comportamentale atto a migliorare significativamente le funzioni cognitive, comunicative e comportamentali del bambino, coerentemente con le linee guida recentemente emanate dall’Istituto Superiore di Sanità.
Durante il percorso terapeutico, per un totale di 12 mesi, le famiglie dei bambini vengono incluse attivamente nel processo riabilitativo dei figli mettendo in atto dei iter formativi intensivi, al fine di rendere più “ecologico” la gestione della quotidianità nei momenti fuori dal Centro, ovvero a casa e a scuola.

Parallelamente al nucleo familiare più ristretto, viene data la possibilità anche ai referenti scolastici di partecipare al progetto educativo speciale del bambino all’interno del Centro. Ciascun bambino è seguito per 26 ore a settimana, durante il periodo di trattamento al Centro, ma attraverso la formazione dei referenti primari del bambino (famiglia e scuola) viene garantito un trattamento in ambiente naturale di circa 12 ore a settimana anche nei periodi fuori dal Centro.

Seguendo questo percorso terapeutico si raggiungono due obiettivi principali: il primo è quello di fornire gli strumenti necessari ai genitori affinché possano gestire al meglio la problematica dell’autismo e il secondo è quello di facilitare un miglioramento della qualità di vita del nucleo familiare attraverso un sostegno continuo sia di tipo emotivo che di tipo educativo speciale.

Il Centro, nato grazie alla collaborazione tra Fondazione Handicap: dopodinoi onlus e l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, è attivo da marzo 2010 e fino ad ora ha preso in carico circa 100 bambini e le loro famiglie con importanti risultati. Riscontri sull’efficacia e riconoscimenti circa il percorso terapeutico sono arrivati anche dalla comunità internazionale con la pubblicazione di articoli su riviste scientifiche.

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