Legge di stabilitą. Anffas: č una vessazione continua

«Ci sentiamo con un spada di Damocle costantemente sulla testa!» È questa l’esclamazione del presidente nazionale di Anffas onlus, Roberto Speziale. Di giorno in giorno, infatti, aumenta la preoccupazione dell’Associazione Nazionale Famiglie di Persone con disabilità intellettiva e/o relazionale in merito alle sorti delle persone con disabilità e delle loro famiglie e più generale del sistema sociale e sanitario in Italia a seguito dei costanti e ripetuti tagli da parte del Governo. In questi ultimi giorni in tutta Italia si parla delle novità che saranno presumibilmente introdotte dalla Legge di stabilità 2012 (una prima analisi su Handilex.org curata dal direttore Carlo Giacobini), tra cui: ulteriori tagli agli enti locali, alla sanità ed all’istruzione, ma anche strette sui permessi lavorativi ex L. 104/92 e assoggettabilità ai fini Irpef delle pensioni di invalidità.

Roberto Speziale osserva come «già negli scorsi giorni e settimane abbiamo più volte denunziato la situazione di grave difficoltà che si sta imponendo, taglio dopo taglio – in ultimo quelli della spending review - , al sistema di welfare e protezione sociale del nostro Paese ed abbiamo proclamato uno stato di mobilitazione permanente della nostra associazione con la costituzione di unità di crisi a tutti i livelli». Speziale prosegue: «Le indiscrezioni riportate dalla stampa, nonché l’allarme lanciato in particolare da parte della Federazione Fish cui aderiamo, rispetto a quanto previsto dalla nuova Legge di stabilità, ci pongono ulteriori e serie preoccupazioni rispetto alla sostenibilità ed equità di quanto il nostro Paese sta ponendo in essere. Non siamo contrari a una razionalizzazione dei sistemi e delle risorse ed al contrasto agli sprechi, ma non comprendiamo perché questo debba sembra e costantemente tradursi in minacce al rispetto dei diritti umani dei cittadini più vulnerabili, che vedono ridotti esigibilità dei diritti e supporti indispensabili sempre più all’osso. E a chi proclama che i tagli non si traducono in danni ai cittadini o in riduzione dei servizi, chiediamo di spiegarci come mai, invece, dal nostro osservatorio sul campo appare chiaro un sistema che ormai non regge più e che scarica ogni giorno di più quanto dovrebbe essere di competenza della Repubblica sui privati, sulle persone e sulle famiglie».

L’Anffas annuncia, per bocca del suo presidente, «sin da ora la nostra partecipazione alla manifestazione nazionale promossa dalla rete Cresce il welfare, cresce l’Italia che si terrà a Roma il prossimo 31 ottobre per richiedere che le scelte politiche vengano orientate al rilancio delle politiche di welfare per lo sviluppo dell’Italia per il rispetto dei diritti di tutti i cittadini». Speziale conclude osservando che: «Un Paese che si definisce civile e che ha ratificato la Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità non può costantemente operare scelte che sacrificano persone e famiglie già costantemente vessate, in situazioni di svantaggio e spesso al limite della povertà e dell’esclusione sociale».

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