Autistici in lista d'attesa al nuovo Centro diurno

MONDOVI'. C'è preoccupazione tra i genitori degli autistici adulti del Monregalese, che rischiano di finire in lista d'attesa per l'ingresso in un Centro diurno, e alcuni di loro ci sono già. La Regione ha fissato un tetto massimo per il numero delle rette di assistenza ai disabili. Eppure è pronto un nuovo Centro diurno per adulti autistici al Beila, in grado di accogliere venti pazienti. I lavori sono terminati in estate; la struttura è stata finanziata dalla Regione e dalla Colonia del Beila. Da anni Mondovì è un centro d'eccellenza nazionale per l'autismo: all'ospedale opera già il «Casa» (Centro autismo e sindrome di Asperger) diretto da Maurizio Arduino.

Il presidente di Autismo Help, Claudio Bo: «Vogliamo chiedere ai vertici della Regione un incontro per definire l'impegno dell'ente sul fronte della disabilità. Non è pensabile che un disabile venga messo in lista d'attesa. Non si tratta di attendere un esame o una visita specialistica, ma di ottenere una terapia indispensabile per l'inserimento di questi cittadini». Lucia Billò del Cda del Beila: «Vorremmo che non ci fossero ritardi sull'attività del Centro». Il gestore del Centro diurno del Beila, Paolo Leggero: «A giorni depositeremo all'Asl la richiesta per autorizzare l'avvio del servizio. A breve sapremo quanti fondi abbiamo a disposizione dagli enti che hanno a carico le rette per il 70% finanziate dall'Asl, per il 30% dal Centro socio assistenziale del Monregalese. Contiamo poi di partire almeno con quattro dei pazienti autistici che usufruiscono già di altre strutture del territorio».

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