Docenti di sostegno solo per chi dichiara di essere invalido

VENEZIA. L’insegnante di sostegno solo per chi ha il «certificato» d’invalidità. La - discutibile - novità sta per arrivare anche nelle classi veneziane e di tutto il Veneto. Gli insegnanti di sostegno verranno destinati solo a quegli studenti le cui famiglie hanno presentato una dichiarazione d’invalidità civile. Un’etichettatura che però non piace per niente a molti genitori. Soprattutto a quelle famiglie che stanno crescendo dei figli con disabilità minime o sole difficoltà comportamentali e disturbi dell’apprendimento e che, pertanto, non si sognano nemmeno di presentare una dichiarazione d’invalidità civile per avere accesso all’insegnante di sostegno.
«La conseguenza più ovvia è che molte famiglie rinunceranno al sostegno pur di non etichettare il proprio figlio, in primis i genitori di ragazzi che hanno difficoltà più leggere e che hanno bisogno solo di assistenza nell’apprendimento e nelle relazioni», spiega Alessandra Michieletto, segretaria provinciale Sfida (Sindacato famiglie italiane diverse abilità) e del coordinamento Precari della Gilda.
«Insegnanti e dirigenti - continua Michieletto - non si possono esporre perché penalmente perseguibili. Inoltre è possibile prevedere che non tutte le dichiarazioni d’invalidità siano pronte per l’inizio dell’anno scolastico, perché per i disabili scolastici non è stata creata una corsia preferenziale. Le pratiche si accumulano sui tavoli, mentre la scuola e l’educazione hanno altri tempi e necessità».
Detto di questo primo problema, che riguarda la quantità, in vista vi è anche una seconda criticità, che riguarda la qualità del sostegno. «In programma ci sono tanti esuberi di personale di ruolo - spiega Alessandra Michieletto - e molti di questi insegnanti verranno dirottati ad occupare i posti di sostegno, senza averne però la specifica preparazione didattica». Per portare a conoscenza di tutti i problemi del sostegno a scuola e del «riciclo» dei professori, si sta organizzando entro fine agosto-inizio settembre, un presidio di tutti gli insegnanti in Riva de Biasio, di fronte all’Ufficio scolastico regionale per il Veneto. Si annunciano clamorose forme di protesta. Mentre in altre Regioni si sono già mosse, a colpi di diffida, diverse associazioni di disabili.

di Marco Dori

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