Maria Grazia Cucinotta: La mia maratona per aiutare chi soffre

 Maria Grazia Cucinotta? Bella, brava e da sempre attenta i l i alle tematiche sociali. Non é la si ricorda solamente per i tanti film in cui è stata protagonista da venti anni a questa parte, ma anche per essere testimonial di tante iniziative benefiche che la rendono un’attrice “dal cuore grande”. Qualche esempio? Beh, da anni riveste il ruolo di madrina di Race for the Cure, la maratona che si tiene ogni anno a Roma per sostenere la diagnosi precoce del tumore al seno: in merito ha ricevuto anche il Premio Pink Roma nella categoria solidarietà. «È bello», afferma la Cucinotta, «vedere donne operate che non sono da sole e che ti ringraziano perché, oltre a lottare per loro, sanno che noi non le lasceremo sole. Donne che trasmettono un’energia, una carica che ci si porta dentro per l’intero anno fino a quando non le si incontra nuovamente alla Race For The Cure. Loro rappresentano per tutti noi una grande lezione di vita. Sosten go questa manifestazione da una decina d’anni, ho cominciato mentre ero ancora incinta di mia figlia. Da allora anch’io mi sottopongo con regolarità a pap test e mammografia, tutti gli anni». Una sensibilità dovuta all’esperienza familiare: la madre fu colpita anni fa dalla grave malattia e ne è guarita. Ma probabilmente l’iniziativa che più la rende orgogliosa è l’essere la testimonial della Fondazione Oltre il Labirinto Onlus per la sensibilizzazione e la raccolta fondi in favore dell’autismo che oggi colpisce un bimbo ogni 120 nuovi nati. «Maria Grazia si è proposta autonomamente a darci una mano in tal senso, senza ovviamente alcun compenso», spiega il direttore della Fondazione Mauro Paganessi. Uno dei tanti gesti di solidarietà che fa onore all’attrice siciliana lanciata nel mondo del cinema da Massimo Troisi che l’ha voluta al suo fianco ne // Postino nel ruolo di Beatrice. Bellezza mediterranea invidiataci da tutto il mondo, la Cucinotta si “spende” molto anche per la sua terra, la Sicilia. Appena un anno fa eccola testimonial per la Charity Dinner il Gusto della Solidarietà, un evento di raccolta fondi per sostenere la costruzione presso il Policlinico della sua Messina del Centro Clinico Nemo Sud, struttura d’eccellenza specialistica per distrofia muscolare, sia e amiotrofie spinali. Tre anni fa, ancora una volta a Roma, ha vestito i panni di madrina di solidarietà al GayVillage per esprimere la propria vicinanza ad alcuni ragazzi omosessuali aggrediti all’Eur. Dal punto di vista cinematografico, Maria Grazia ha prodotto nel 2005 Ali The Invisible Children, un film a episodi diretto da Mehdi Charef, Emir Kusturica, Spike Lee, Kàtia Lund, Jordan Scott, Ridley Scott, Stefano Veneruso e John Woo: sette cortometraggi che raccontano varie storie di bambini maltratti o con dei problemi di salute. Tutti i proventi del film sono stati devoluti all’Unicef e al World Food Program. «Volevo che il mio nome fosse legato a qualcosa di cui sentirmi veramente fiera», le sue parole. Missione compiuta.

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