Dowd, un romanzo sulla diversità vincitore dell’Andersen

 Ted ha 12 anni, vive a Londra con i genitori e la sorella Kat. Indossa sempre la divisa della scuola, ha una grande passione per la meteorologia e tiene tutto in perfetto ordine. Ted ha sindrome di Asperger, ma lui la vede in un altro modo: «Il mio cervello gira su un sistema operativo diverso da quello degli altri». Non riesce a capire i giochi di parole (nemmeno i più semplici), non è in grado di interpretare il linguaggio del corpo o di leggere le emozioni sul viso delle persone. E non ha mai detto una bugia in vita sua. In compenso, Ted è imbattibile quando si tratta di usare la logica per risolvere gli enigmi. Il suo cervello «che gira su un sistema operativo diverso», si rivela uno strumento formidabile: gli permette di osservare la realtà da punti di vista differenti. Da angolazioni che gli adulti non riescono nemmeno a prendere in considerazione. E sarà proprio lui a risolvere il mistero della sparizione di suo cugino Salim, salito sul London Eye (la grande ruota panoramica di Londra) alle 11.32 del 24 maggio e che da quella capsula non è mai sceso. Questa, a grandi linee, la trama de Il mistero del London Eye (Uovonero edizioni) della scrittrice anglo-irlandese Siobhan Dowd. Un romanzo per ragazzi, ma estremamente godibile anche per un pubblico adulto. «Il giallo si dipana su tre livelli -scrive Simonetta Agnello Hornby, avvocato e scrittrice, nella prefazione-. La sorda disperazione degli adulti; le ricerche della polizia; le indagini di Kat e Ted che dopo una serie di vicende scoprono, prima della polizia, la verità sulla misteriosa scomparsa del cugino». Inoltre, il romanzo ha la capacità di gettare uno sguardo nuovo e del tutto inatteso su un tema complesso come quello della disabilità. Non a caso, le parole 'Asperger' o 'autismo' non compaiono mai nel testo. E proprio per la «riflessione non consueta attorno alla diversità», il romanzo di Siobhan Dowd ha ricevuto il Premio Andersen come miglior libro oltre i 12 anni, tra quelli pubblicati in Italia nel 2011. Un riconoscimento al lavoro di paziente ricerca e traduzione di Uovonero, piccola e intraprendente casa editrice con sede a Crema (Cremona), che ha pubblicato Il mistero del London Eye nel nostro Paese. «Molte persone, a causa di difficoltà di vario genere, restano escluse dalla possibilità di godere dei libri: penso ai bambini e ai ragazzi affetti da autismo o dislessia -spiega Lorenza Pozzi, co-fondatrice di Uovonero-. Noi vogliamo che chiunque, nessuno escluso, possa esercitare il proprio diritto alla lettura». È nata così la collana 'I pesci parlanti': fiabe classiche riadattate con rinforzi comunicativi, in modo da supportare le difficoltà cognitive. Altra peculiarità, la sagomatura delle pagine, studiata per facilitare i bambini nello sfogliarli.

Siobhan Dowd IL MISTERO DEL LONDON EYE Uovonero. Pagine 256. Euro 14,00

di Ilaria Sesana

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