Autismo, una casa per i malati

 VERONA. In Italia l´uno per cento circa dei bambini è affetto da un disturbo autistico, con una prevalenza di circa uno su 150 bambini e i maschi sono colpiti quattro volte in più delle femmine. Oggi è la Giornata mondiale dell´autismo, istituita dall´Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 2008. Per Verona si tratta di una giornata speciale, spiega Tilde Gramegna Amore, presidente della Fondazione Autismo Insieme onlus, «perchè finalmente parte la comunità alloggio "La Primula" al Parco delle Colombare, un progetto avviato ancora nove anni fa e che oggi è a disposizione della famiglie che hanno figli affetti da autismo. Si tratta di una risposta specifica a questa particolare malattia, che prevede non solo l´accoglienza per chi rimane senza famiglia ma anche progetti di recupero per gli adulti». Tilde Gramegna Amore, insegnante di sostegno in pensione e madre di un adulto affetto da autismo, è anche presidente provinciale di Angsa, l´Associazione nazionale genitori soggetti autistici. «È dal 1943 che si sta parlando di autismo ma si sono fatti solo piccoli passi in avanti», spiega. «E il problema ancora irrisolto è che l´adulto autistico resta una sorta di sconosciuto per la Sanità e per i servizi sociali. Ma dall´autismo non si guarisce certo finita l´adolescenza. E così tutto il peso finisce per gravare, e pesantemente, sulle famiglie». Per questo, sostiene Tilde Amore, «bisogna arrivare a un censimento della popolazione autistica, che si calcola sia tra il sei e l´otto per mille della popolazione totale. È necessario inoltre che ci sia una preparazione specifica e permanente del mondo degli operatori che ruotano intorno all´autismo. Infine è urgente che si realizzino strutture diurne e residenziali per ogni fascia d´età, sia per coprire i momenti d´emergenza sia per il Dopo di noi, quando la famiglia non ci sarà più». Se i genitori si ammalano e hanno bisogno di andare in ospedale, continua Tilde Gramegna Amore, « si trovano in difficoltà per trovare subito una sistemazione per il figlio autistico. Perchè l´autismo è un handicap molto particolare, a cui bisogna dare risposte su misura, con operatori appositamente preparati». Dall´autismo, almeno finora, non si guarisce, precisa la presidente Amore, «ma si può migliorare, anche da adulti, a patto che si attuino interventi educativi riabilitativi che migliorano la qualità della vita delle persone autistiche». L´edificio sulle Torricelle che ospita la struttura da adibire a comunità alloggio per il «Dopo di noi» dei soggetti autistici ma che può anche accogliere persone quando le famiglie non possono garantire l´assistenza a causa di malattie o altri problemi, è proprietà del Comune ed è stato destinato alla Fondazione grazie ai contributi della Regione Veneto, dello Stato e della Fondazione Cariverona. La casa di accoglienza si trova all´interno del Parco delle Colombare, in via Castello San Felice 7. Al piano terra è stata realizzata la reception e dei locali comuni per le attività varie mentre nei piani superiori le sale per le terapie e negli ultimi due piani le camere per otto ospiti adulti con relativi assistenti notturni. L´amministrazione comunale ha anche concesso 2.000 metri quadrati di terreno, da recintare, per creare per gli ospiti che qui trascoreranno periodi più o meno lunghi un percorso finalizzato ad accrescere il contatto con la natura Il centro «La Primula» è autorizzata ad accogliere in forma residenziale continuativa o temporanea persone disabili affette da autismo e da disturbi generalizzati dello sviluppo, intellettivi, comportamentali, comunicativi, relazionali e così via. Per informazioni si può contattare la Fondazione Autismo Insieme al 347.042 25 12 o inviare un´e-mail a: autismoinsieme@libero.it.

di Elena Cardinali

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