Autismo, il 3 dicembre primo convegno scientifico internazionale al Cnr

L'iniziativa, che proseguirà fino al 4 dicembre, è promossa dall'Aira: parteciperanno rappresentanti delle istituzioni e studiosi esperti di tutto il mondo. Obiettivo: "aumentare la conoscenza, al passo con la scienza, per spazzare via i pregiudizi". Nicoletti: "E' la prima volta che medici e scienziati si uniscono per supportare la ricerca sull'autismo". 

ROMA. Si candida ad essere uno degli appuntamenti centrali del prossimo 3 dicembre, Giornata internazionale delle persone con disabilità: è il primo Convegno nazionale di Aira, l’associazione italiana per la ricerca sull’autismo. In due giorni di lavori (il 3 e 4 dicembre), si riuniranno a Roma, in un congresso scientifico di due giorni, nella sede del Consiglio nazionale delle ricerche, i massimi studiosi di autismo di tutto il mondo, per affrontare insieme le questioni più spinose e parlare di diagnosi, terapie, servizi e tutto ciò che interessa, da un punto di vista strettamente scientifico, le condizioni dei bambini e degli adulti con autismo. “The autism challenge: from research to individualized practice” (“La sfida dell’autismo: dalla ricerca alla pratica individualizzata”) è il titolo dell’iniziativa: il programma, appena pubblicato on-line, vanta un gran numero di relatori: rappresentanti delle istituzioni, come le ministre Lorenzin e Gianni, accanto a tanti prestigiosi rappresentanti del mondo scientifico, dai medici agli studiosi. Il convegno è rivolto in particolare ai referenti regionali per la salute mentale, ai responsabili e agli operatori dei centri, alle associazioni di familiari e alle società scientifiche operanti nel settore. 

“Sarà la vera uscita ufficiale dell’associazione che raggruppa i massimi ricercatori nel nostro paese in tema di autismo – commenta il giornalista Gianluca Nicoletti sul suo nuovo portale dedicato all’autismo, “Pernoiautistici” - E’ un evento veramente importante perché è la prima volta che in Italia un gruppo di medici e scienziati si uniscono per supportare la ricerca scientifica ‘evidence based’ sui disturbi dello spettro autistico”. Proprio questa è infatti la “mission” di Aira: promuovere una cultura della ricerca dell’autismo, in quanto “solo attraverso la conoscenza corretta e al passo con l’innovazione scientifica- spiega l’associazione - è possibile sradicare vecchi pregiudizi, ancora largamente presenti in tema di autismo. Per sostenere le attività di Aira è quindi fondamentale il contributo di volontari, aziende partner e donatori che aiutino la ricerca dell’autismo in Italia a mantenere gli standard di qualità pari a quelli dei più prestigiosi istituti di ricerca internazionali”. 

A questo scopo, Aira dona a ricercatori che ne fanno richiesta fondi annuali per progetti valutati e ritenuti meritevoli dal comitato scientifico. “La ricerca scientifica promossa e supportata da Aira – spiega ancora l ‘associazione - servirà non solo ad ottenere importanti informazioni sull’eziologia dei disturbi dello spettro autistico ma anche a definire protocolli di diagnosi e trattamento sempre aggiornati e alla messa a punto di terapie efficaci. Per questo – conclude – Aira è disponibile a collaborazioni con istituzioni sanitarie nazionali e internazionali e con industrie farmaceutiche affinché i risultati possano essere resi disponibili in tempi brevi per gli operatori e le famiglie”.

Condividi su Facebook