Autismo, un percorso di 300 giorni alla conquista dell'autonomia

BOLOGNA. Trentasei sedicenni autistici di 27 scuole dell’Emilia-Romagna, 54 insegnanti di sostegno, affiancati da almeno un educatore per allievo. Sono questi i protagonisti del "Progetto 300 giorni", cominciato ad aprile 2013 e finito lo scorso maggio: un percorso di autonomia personale, sociale e comunicativa, reso possibile grazie alla collaborazione tra l’Ufficio scolastico regionale (Usr) e la fondazione torinese Giovanni Agnelli. “In regione, in 12 anni, gli alunni disabili nelle scuole statali sono aumentati del 60 per cento, 9 punti di percentuale in più dell’incremento nazionale – commenta Stefano Versari, direttore generale dell’Usr – I nostri docenti devono essere messi nelle condizioni di conoscere i metodi didattici e le strategie adeguate, per organizzare i materiali in modo da poter insegnare a ciascun ragazzo come lui è in grado di imparare”. I 36 ragazzi sono stati divisi in tre gruppi territoriali, seguiti dai loro insegnanti – supportati da referenti-supervisori e professionisti esperti in autismo – per circa 23 ore di sostegno a settimana. Due gli obiettivi principali: lavorare sulle capacità "emergenti" di ogni singolo ragazzo per incrementare la sua autonomia e mettere a disposizione di tutti gli insegnanti gli stessi strumenti di valutazione dei miglioramenti dei ragazzi autistici: “Sappiamo che tra gli insegnanti di sostegno il turn over è maggiore: se tutti ragionano secondo le stesse linee guida, ogni volta si evita di ricominciare tutto da capo”, spiega Alessandro Monteverdi della Fondazione Agnelli.

Il progetto è basato sulla filosofia di Eric Schopler, pioniere della ricerca psicopedagogica nell'autismo e fondatore, nel 1966, del programma Teacch (Trattamento ed educazione dei bambini autistici e con disturbi correlati della comunicazione), in grado di valutare le abilità significative per il raggiungimento dell’autonomia in contesti di vita quotidiana (casa, scuola, centri dedicati, strutture residenziali) da parte di soggetti con disturbi dello spettro autistico. Una valutazione che permette anche di mettere a fuoco i principali obiettivi educativi del periodo di transizione dall’adolescenza alla vita adulta per programmare eventuali interventi e proporre un Piano educativo individualizzato (Pei).

“Il Progetto dei 300 giorni è riuscito a entrare in profondità nelle esigenze degli studenti con autismo – ha commentato Liana Baroni Fortini, presidente di Angsa onlus, Associazione nazionale genitori soggetti autistici – L’inclusione nella vita adulta dopo la scuola è stato l’obiettivo finale di questa lodevole sperimentazione, che consente un passaggio graduale, fornendo le abilità per convivere con le altre persone negli ambienti normali della vita quotidiana”.

“Considerata la bontà dei risultati – spiega Monteverdi –, la sperimentazione continua: l’Usr ha attivato un follow up che prevede una formazione più avanzata per chi già ha preso parte ai primi 300 giorni e una formazione totalmente nuova aperta anche agli insegnanti curricolari che ne hanno fatto richiesta: questo per noi è un grosso successo”. I risultati del "Progetto 300 giorni" saranno presentati nel corso della X edizione di HANDImatica (www.handimatica.com) ospitata dall’Istituto Aldini Valeriani Sirani di Bologna dal 27 al 29 novembre. 

(Ambra Notari)

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