Autismo, formazione a scuola

BRESCIA. È un disturbo che mette in crisi perché tocca i fondamenti della relazione umana, compromettendo l´interazione sociale, la comunicazione e i comportamenti. L´autismo e i disturbi dello spettro autistico colpiscono circa 4-5 bambini su mille, e richiedono un approccio basato su interventi precoci, intensivi e personalizzati. Va in questa direzione il corso di formazione rivolto a insegnanti di sostegno, di classe, assistenti all´autonomia e familiari, promosso da Fobap onlus a marchio Anffas, Neuropsichiatria infantile degli Spedali Civili, Ufficio scolastico provinciale con il sostegno della Fondazione Bonoris.
Il corso, che partirà il 22 marzo, è aperto a 40 iscritti e rappresenta il primo step di un percorso di formazione su tre livelli per preparare figure professionali in grado di sviluppare interventi comportamentali a scuola o a domicilio, in strutture ambulatoriali o diurne, a favore di bambini e ragazzi con disturbo dello spettro autistico. «C´è grande bisogno di avere persone preparate, che conoscano questo problema e le strategie di intervento», spiega Maria Rosa Raimondi, dirigente dell´Ufficio scolastico provinciale.
LA PROPOSTA DEL corso è nata in seno a un altro progetto, quello del Centro abilitativo per minori Francesco Faroni, un servizio di Fobap Onlus approvato in via sperimentale dalla Regione e partito all´inizio del 2011 a favore di minori affetti da disturbi dello spettro autistico. «L´uovo di Colombo sta nel lavorare in totale sinergia con la neuropsichiatria, la scuola e la famiglia, creando una rete di interventi sul territorio», sottolinea Maria Villa Allegri, presidente Fobap onlus, affiancata da Simone Antonioli responsabile del Centro abilitativo per minori.
Sono circa 300 in provincia di Brescia i minori da zero a 18 anni affetti da autismo o interessati da spettro autistico e in carico alle tre neuropsichiatrie del Civile, di Chiari e Desenzano. La prevalenza del disturbo è in crescita, ma questo deriva anche dalla maggiore appropriatezza diagnostica, che consente di individuare casi sempre più precocemente e accuratamente. «A Brescia stiamo costruendo una realtà concreta », dice il primario della Neuropsichiatria infantile del Civile, Alessandra Tiberti.
Da parte della fondazione «Conte Gaetano Bonoris», rappresentata da Giorgio Grazioli, il sostegno al corso di formazione è stato da subito convinto, «per ricordare il benefattore che destinò alla Congrega il suo patrimonio perché andasse a favore dei minori di Brescia e Mantova», a pochi mesi dal 150esimo della nascita di Bonoris.

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