Disabili e Vita quotidiana, quanti sono e cosa fanno secondo il Censis

Secondo il Censis le persone con disabilità in Italia sono pari al 6,7% della popolazione totale, cioè complessivamente 4,1 milioni di persone. Nel 2020 arriveranno a 4,8 milioni (il 7,9% della popolazione) e raggiungeranno i 6,7 milioni nel 2040 (il 10,7%). Queste però sono solo stime perché nelle statistiche pubbliche i dati ufficiali dell'Istat sono fermi al 2005. Nello specifico le persone con sindrome di Down sono circa 48.000, di cui solo il 21% ha fino a 14 anni. La fascia d'età più ampia è quella da 15 a 44 anni, pari al 66%, e il 13% ha più di 44 anni. L'aspettativa di vita alla nascita è di 61,6 anni per i maschi e di 57,8 anni per le femmine. Le persone affette da disturbi dello spettro autistico si stimano pari all'1% della popolazione, circa 500.000. Ma cosa fanno i bambini affetti da sindrome di Down? Fino alla minore età, le famiglie puntano tutto sull'inclusione scolastica. Il numero di alunni disabili nella scuola statale è cresciuto dai 202.314 dell'anno scolastico 2012/2013 ai 209.814 del 2013/2014 (+3,7%). Sempre secondo il Censis, i bambini Down in età prescolare che frequentano il nido o la scuola dell'infanzia sono l'82,1%, tra i 7 e i 14 anni l'inclusione scolastica raggiunge il 97,4%, ma già tra i 15 e i 24 anni la percentuale scende a poco meno della metà, anche se l'11,2% prosegue il percorso formativo a livello professionale. Oltre l'età scolastica, gli adulti Down e autistici scompaiono. Hanno infatti pochissime opportunità di inserimento sociale e di esercizio del loro diritto alle pari opportunità. Nel mondo del lavoro l'inclusione è inesistente. Ha un lavoro solo il 31,4% delle persone Down over 24 anni. I disabili adulti quindi  rimangono in carico alla responsabilità delle loro famiglie, con sostegni istituzionali limitati basati solo su supporti economici. Anche in questo caso, però, dal confronto con gli altri Paesi europei emerge che la spesa per le prestazioni di protezione sociale per la disabilità è pari a 437 euro pro-capite all'anno, superiore solo al dato della Spagna (404 euro) e molto inferiore alla media europea di 535 euro (il 18,3% in meno). Tutto questo non fa che aumentare il senso di abbandono delle famiglie. Sempre il Censis sottolinea come mentre tra i genitori di bambini e ragazzi Down fino a 15 anni la quota di genitori che pensa a un ‘dopo di noi’ in cui il proprio figlio avrà una vita autonoma o semi-autonoma varia tra il 30% e il 40%, tra i genitori degli adulti la percentuale si riduce al 12%. La quota di genitori di bambini e adolescenti autistici che prospettano una situazione futura di autonomia anche parziale per i loro figli (23%) si riduce ancora più drasticamente (5%) tra le famiglie che hanno un figlio autistico di 21 anni e più.

(Dati estrapolati dal 3° numero del «Diario della transizione» del Censis)

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