La scuola nega l'iscrizione a una ragazza autistica

I genitori di una 17enne ricorrono al Tar contro l’Alberghiero. Il preside spiega: non c’è spazio. Mamma e papà: nostra figlia discriminata

L’Istituto Alberghiero Greggiati di Poggio Rusco nega l’iscrizione a una ragazzina autistica per mancanza di spazi adeguati. I genitori non si rassegnano e presentano un ricorso al Tar contro il provvedimento. La sentenza, che potrebbe dare luogo anche a un risarcimento, è attesa per il 30 settembre.

I genitori parlano apertamente di discriminazione e violazione dei diritti di portatori di handicap previsti dal principio costituzionale di uguaglianza. Il preside Giordano Pachera ribatte che la decisione è dettata dall’impossibilità di garantire alla ragazza, che ora ha 17 anni, la sicurezza personale di cui ha diritto.

«Nonostante gli incontri con la famiglia - commenta  il preside Pachera - me la sono trovata iscritta». Ma per la famiglia e l’avvocato Claudio Arria la scelta è stata obbligata. La ragazza, affetta da autismo, è inabile al cento per cento, cammina ma con l’aiuto di un accompagnatore. La scuola di Poggio Rusco, sostengono mamma e papà, si trova a meno di cento metri dall’ abitazione e nel caso vi fossero dei problemi i genitori potrebbero intervenire tempestivamente. Le altre scuole sono a più di dieci chilometri di distanza, con un problema insuperabile: l’attraversamento di un ponte in ferro come quello di Ostiglia che crea un intollerabile disagio fobico alla ragazza. Il Greggiati - si legge nel ricorso presentato al Tar - non può, come sostenuto dal preside, avere dei problemi di inserimento. In primo luogo perché da anni l’Istituto alberghiero persegue una politica di ampliamento e accoglienza e poi perché la presenza a scuola della ragazza non implica problemi particolare di organizzazione sotto il profilo dell’accesso. 

«Nei confronti della 17enne recita il ricorso - c’è stata una grave discriminazione, una profonda ingiustizia. Non si comprende perché una scuola che su circa seicento allievi ne ha accolti 62 con handicap provenienti da altre località, e abbia rifiutato proprio una poggese».

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