Giampietro, Jacopo, Ottavio

Nella vita le conquiste più importanti si nascondono tra le piccole cose di tutti i giorni, nelle azioni che compiamo regolarmente, nella nostra quotidianità. Questo concetto vale più o meno per tutti e ci ricorda quanto sia importante saper cogliere la bellezza e la complessità di ogni nostro gesto.

Ci sono poi casi in cui i «piccoli» gesti si trasformano in traguardi, in eventi unici da ricordare nel tempo. Questo è il caso di Jacopo e Giampietro di 16 anni e di Ottavio che invece ne ha 15; tre ragazzi affetti da autismo.

Tutti e tre quest’anno sono stati inseriti in un laboratorio di pasticceria, che li ha visti protagonisti due volte alla settimana nella produzione artigianale di biscotti tradizionali del loro territorio: gli Zaletti Veneti. Biscotti semplici, legati alla tradizione, biscotti che hanno dato modo ai tre ragazzi di imparare le piccole ma fondamentali procedure di pasticceria, dando loro modo di migliorare le loro autonomie e di entrare in contatto con un ambiente di lavoro.

La preparazione degli Zaletti consiste in poche operazioni, semplici, come vuole la tradizione. Operazioni che tuttavia, per chi è affetto da autismo, diventano veri e propri traguardi da conquistare.

 

La scorsa settimana, durante il laboratorio di pasticceria, Giampietro si è dedicato a una delle fasi di preparazione dei biscotti Zaletti, imparando a rompere le uova e separarne i tuorli.

Con il sostegno di un maestro pasticcere ha imparato le diverse sequenze che stanno dietro questa operazione: contare le uova necessarie alla ricetta, preparare gli utensili, mischiare i tuorli e infine, a lavoro terminato, riordinare il proprio spazio di lavoro.

Per chi è affetto da autismo si tratta di una sequenza molto impegnativa da ricordare, si tratta di un’attività che richiede ai nostri ragazzi parecchio impegno, un’attività che però ha dato più autonomia a Giampietro, dandogli la possibilità di imparare a svolgere un compito importante attraverso le proprie capacità, un’attività che oltre a insegnargli le regole e i meccanismi di un ambiente di lavoro, gli permetterà di diventare grande, lo abiliterà a stare al mondo, a gestire le sue attività di tutti i giorni come ad esempio prepararsi la colazione al mattino.

 

Il percorso di crescita di Giampietro, come la preparazione dei biscotti, è fatto di piccoli passi ben scanditi, di procedure semplici ed essenziali che richiedono cura e precisione. Il risultato, in tutti e due i casi, è molto di più della somma delle parti.

 

 

Una volta separati i tuorli delle uova bisogna procedere con l’impasto. Un’operazione questa che vede come protagonista Jacopo.

Jacopo frequenta un istituto alberghiero e la cucina è sempre stata la sua passione. Jacopo infatti non perde occasione per ricordarci che lui è davvero il più grande pasticcere! Con il supporto del suo amico e professore di cucina Omar, quest’anno ha imparato la ricetta per l’impasto dei biscotti Zaletti, una ricetta essenziale e genuina, che ben si sposa con le sue capacità. Farina, uvetta, zucchero, uova e burro che devono essere impastati con cura e dedizione.

Jacopo si è dedicato al laboratorio con impegno e concentrazione, ha preparato l’impasto seguendo la ricetta e le istruzioni del suo professore. Il laboratorio di cucina gli ha permesso di trascorrere più tempo con i compagni, gli ha insegnato a condividere uno spazio con altre persone, dandogli la possibilità di migliorare le proprie capacità di relazione.

La più grande difficoltà, per chi è affetto da autismo come Jacopo, è infatti proprio quella di non riuscire a comunicare, chi è affetto da autismo rischia di rimanere solo, in un mondo difficile da comprendere. Grazie alla cucina Jacopo è riuscito ad avvicinare il suo mondo a quello dei suoi compagni, preparando i biscotti ha imparato a comunicare un po’ di più, grazie al suo impegno e al supporto di chi gli sta accanto, ha riempito il suo mondo di parole e di persone.

 

L’ultima fase di preparazione dei biscotti Zaletti è ovviamente la cottura. Anche questa operazione richiede concentrazione e regole da rispettare.L’addetto per questo compito è di solito Ottavio, di 15 anni.

Ottavio con il supporto del maestro pasticcere Gennaro ha imparato che gli Zaletti vanno cotti per 15 minuti a 180 gradi. Non un minuto di più, non uno meno. Questo per garantire una doratura perfetta che dona a questi biscotti un aspetto magico e d’altri tempi.

A un primo sguardo sembra un’operazione semplice, ma per chi è affetto da autismo, la cottura e l’impostazione di un forno elettrico possono diventare vere e proprie imprese da portare a termine.

I comandi di accensione del forno hanno molti numeri, c’è da impostare il timer, bisogna regolare l’umidità e la temperatura… con il supporto del maestro Gennaro, Ottavio ha imparato ad azionare il forno, a premere i tasti giusti, ha anche imparato ad aspettare che la cottura faccia il suo corso.

Il risultato è meraviglioso e la gioia nel vedere Ottavio sfornare i suoi primi biscotti è stata unica e incomparabile.

 

Per Jacopo, Giampietro, Ottavio e per tanti ragazzi con autismo il laboratorio di pasticceria è molto più che un semplice preparare biscotti. Per questi ragazzi, tra zucchero, uova e farina, cresce la capacità di diventare adulti, di imparare le regole necessarie a vivere con un po’ di autonomia in più. Per questi ragazzi la cucina è una palestra di vita, in cui ogni piccolo gesto diventa un vero e proprio traguardo da conquistare.


Ricetta Zaletti (Zaéti in veneto)

Gli Zaletti sono un prodotto della tradizione veneta, venivano preparati in casa dai contadini con i pochi ingredienti di cui disponevano: farina di mais, uova, burro, latte e uvetta.
Il nome deriva proprio dal caratteristico colore giallo-dorato che questi biscotti assumono grazie alla farina di granoturco presente nell’impasto. Può essere tradotto letteralmente con “gialletti”.
I biscotti “zaletti” venivano già citati nella commedia di Carlo Goldoni La buona moglie (1749); si sono poi diffusi nella provincia di Treviso, dove, già a inizio secolo, erano presenti nella tradizione culinaria, e nella provincia di Padova, dove vengono prodotti aggiungendo le giuggiole dei Colli Euganei.

Ingredienti
400 gr farina di mais
150 gr zucchero semolato
100 gr burro
100gr di uvetta
1 dl e ½ di latte
1 uovo
lievito

Preparazione
Per prima cosa mettete in ammollo l’uvetta in acqua tiepida, quindi sbattete le uova con lo zucchero e mettete da parte.
Versate in una ciotola la farina e incorporate il composto di uova e zucchero, l’uvetta scolata dall’acqua e il burro ammorbidito. Lavorate con cura l’impasto. Se risultasse troppo consistente, bagnatelo con un po’ di latte.

Stendete l’impasto, quindi ricavate i biscotti. A piacere decorate la superficie con qualche acino di uvetta che avrete tenuto da parte.

Cuocete gli Zaletti in forno caldo a 180 gradi per 15 minuti.
Togliete dal forno e lasciateli raffreddare.